Scritto da Myriam Maglienti | Categoria: Cultura | Pubblicato il 22/04/2024
“ E vidi la santa città, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo da presso Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo“ (Apocalisse 21,2)
Decifrare ciò che succede nella nostra vita è un rebus. Comprendere con lucidità il significato dei segni è un’impresa ardua e ingannevole. Questa difficoltà sorge dalla nostra umana natura che non sempre ci lascia entrare in comunicazione con lo Spirito e con ciò che più finemente si avvicina a Lui: l’anima.
In ambito religioso il segno è una costituzione dogmatica ma, come tale, solo chi ha l’illuminazione dello Spirito è in grado di discernere il messaggio salvifico che comunica Dio Padre.
Ecco cosa si intende in questo articolo per Sindone: segno.
I segni del Divino padre si manifestano sempre più velocemente sulla vita della famiglia Chiarello e della piccola Serena.
Il sacerdote che ha accolto la lettera di Suor Clotilde non è stato entusiasta della richiesta, tanto che la sua prima risposta fu un No secco e deciso.
La madre ricorda: « Erano trascorsi centocinquant’anni da quando Bernadette era stata chiamata dalla Madonna e adesso la mia bambina si trovava lì davanti... Il No freddo e distaccato del sacerdote si mutò in Si. Quel Si, che vide mia figlia irradiata di una luce penetrante. La sua pura pelle si unì al candido colore della veste bianca; Serena era felice di diventare una piccola sposa di Cristo. »
Scritto da Maria Grazia Labellarte | Categoria: Cultura | Pubblicato il 11/04/2024
“La libertà religiosa è un diritto orfano della Dichiarazione Universale dei diritti umani, ossia è assai poco ambita e ricercata, pare che i leader dei paesi membri dell’ONU non siano ancora maturi per un dibattito vero su questo argomento”.
Persecuzione dei Cristiani e Report 2024, ne parliamo con Cristian Nani - presidente di Porte Aperte, base italiana di Open doors International, monitor internazionale e di analisi della persecuzione dei Cristiani, nel mondo.
Ci racconta Porte Aperte e come praticamente supporta i cristiani perseguitati nel mondo?
Scritto da Giovanni e Laura Lentini | Categoria: Formazione | Pubblicato il 03/04/2024
Dall’inverno 2020, quello del primo COVID, la popolazione canina del mio paese è decisamente aumentata; in genere, cani di piccola taglia. A dispetto del loro ruolo antonomastico ― ‘da compagnia’ ― sono oggi per lo più abbandonati in solitudine, per ore, negli appartamenti e sui balconi. Sviluppano così sonori segni di sofferenza psichica, ammesso che l’aggettivo si possa propriamente utilizzare per i cani (ψυχή anima): abbaiano dalla mattina alla sera. Il Natale ci ha suggerito di riconciliarci con questi disturbatori della quiete pubblica. Perché? Be’, la tradizione cristiana pone due animali tra gli esseri viventi vicini al Salvatore bambino e così ci ricorda che tutta la Creazione era in attesa di Gesù e tutta volle assistere alla Sua venuta. Anzi, il bue e l’asinello, e forse animali da cortile e ― perché no? ― cani furono più solleciti di tanti uomini che continuarono in quella notte, e continuano oggi, a pensare alle proprie faccende.
Scritto da p. Lorenzo Farronato MCCJ | Categoria: Cultura | Pubblicato il 25/03/2024
Nel deserto gli israeliti sentono i morsi della fame e dicono: “Fossimo morti per mano del Signore nel paese d’Egitto, quando eravamo seduti presso la pentola della carne, mangiando pane a sazietà!” Il Signore ha pietà di loro e dice a Mose: “Ecco io sto per far piovere pane dal cielo per voi: il popolo uscirà a raccogliere ogni giorno, la razione giornaliera, perché io lo metta alla prova per vedere se cammina secondo la mia legge o no…”
“Al mattino vi era uno strato di rugiada intorno all’accampamento. Poi lo strato di rugiada svanì ed ecco sulla superfice del deserto vi era una cosa minuta e granulosa, minuta com’è la brina sulla terra. Gli Israeliti la videro e si dissero l’un l’altro: “Man hu?” (che cosa è?) perché non sapevano cosa fosse. Mosè disse loro: E’ il pane che il Signore vi ha dato in cibo” . (Es. 16,2-ss)