Scritto da Redazione | Categoria: A proposito di Noi
Il 14 settembre, solennità per il nostro Istituto dell’Esaltazione della Croce, nella comunità di Bangui alcuni giovani hanno fatto dei passi importanti nel cammino di consacrazione al Signore.
Philip Chidera Edeh e Ezeme Emmanuel Chibueze dalla Nigeria sono entrati nel postulantato.
Nnodim Sixtus Chimezie dalla Nigeria e Peter Kivuva Kamunduu dal Kenia hanno rinnovato i voti di povertà, castità e obbedienza nella professione temporanea.
Scritto da Dorota Jedrzejczak | Categoria: A proposito di Noi
Dal 2 al 6 agosto i nostri associati Crucis Splendor della Polonia si sono incontrati per il loro congresso estivo.
La tematica sviluppata da p. Ludovico ruotava attorno alla tematica dell’IDENTITÀ in un trittico di catechesi con le seguenti tematiche specifiche:
1. Dove sei uomo?
2. Essere qui ed adesso
3. Dove vai uomo?
I partecipanti, per lo più famiglie con i loro figli, sono stati 112 come il numero d’emergenza.
Scritto da C. Myriam Maglienti | Categoria: Cultura
“Ho pensato a te prima ancora di formarti nel ventre materno. Prima che tu venissi alla luce io ti avevo già scelto” (Geremia 1,5)
Il trauma è il risultato mentale di un evento o una serie di eventi improvvisi ed esterni, in grado di rendere l’individuo temporaneamente inerme e di disgregare le sue strategie di difesa e di adattamento. Ammalarsi o veder star male le persone a noi care è un avvenimento difficile e complesso da accettare ed affrontare nella vita di qualsiasi essere umano, a prescindere dall’età o dal sesso. Infatti, tale esperienza, è vissuta come una minaccia alla propria integrità fisica e mentale, alla stabilità di un’intera famiglia, accompagnata da sconforto e senso di totale abbandono da parte della Divina Provvidenza.
Scritto da Giovanni e Laura Lentini | Categoria: Formazione
“Non vogliamo figli perché ci preoccupa farli vivere in questo mondo”. Credo di ricordarla bene, a distanza di circa 40 anni, la giustificazione di una coppia sterile per volontà. Deve avermi sconcertato un bel po’, se ancora non l’ho dimenticata. Noi pensiamo che, se il mondo non è bello (ma per noi lo è), allora siamo noi adulti che non abbiamo fatto abbastanza per migliorarlo e se speranza di miglioramento c’è (e noi crediamo che ci sia), be’ allora starà ai nostri figli, ai giovani realizzarla.