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Scritto da Gabriella Licata | Categoria: Cultura |  Pubblicato il 22/09/2024

E' in natura che vi è la risposta a tutto.
C'è qualcosa di più della GUARIGIONE del CUORE. Il cuore dell'albero si regge attraverso le sue radici e se le sue radici sono ammalate, neanche il suo cuore reggerà.
La guarigione ha un senso profondo e altissimo, due parole discordanti che viaggiano nella stessa direzione. Come fanno a viaggiare nella stessa direzione  se uno va in alto e l'altro punta in basso? Assolutamente possibile, partire dal basso per arrivare in alto, complesso, faticoso, delicato, ma possibile, perché nulla è impossibile a Dio Padre onnipotente; certo è  che il contadino deve costantemente collaborare e relazionarsi con il suo CREATORE. Di generazione in generazione, di RADICE in radice, la sua MISERICORDIA si stende su quelli che lo temono, ovvero che lo AMANO. Se non si fa pace con le nostre radici non può esservi alcun incontro fra umano e divino, il bastone d'inciampo allo slancio verso il cielo. Il perdono è lo slancio indispensabile alla guarigione. Perdono verso sè stessi, perdono verso il prossimo. Noi abbiamo puntato esclusivamente e forse erroneamente sulla sola guarigione del cuore, ma le radici sono l'anima.

Scritto da Myriam Maglienti | Categoria: Cultura  |  Pubblicato il 12/08/2024

“Posso far fronte a tutte le sofferenze perché Cristo me ne dà la forza ” (Filippesi 4,13)

Umanamente potremmo chiederci come mai Serena desse così importanza alla preghiera. Cosa aveva compreso nei suoi pochi anni di vita terrena nell’atto dell’orationes? Cos’è dunque la preghiera se non un’ invocazione dello Spirito Santo, una pratica che accomuna molte religioni e che amplia il dialogo con il Regno di Dio. 

Ecco perché conoscere la vita e le opere di Dio Padre Nostro Signore serve a poco, in quanto a questo deve seguire necessariamente una vita adeguata e consacrata nello spirito. Momento estremo di tale elevazione è la preghiera. Servirsi della preghiera vuol dire entrare in un dialogo con Lui e con ciò che lui vuole comunicarci.  A nostra insaputa Dio stabilisce e si riserva un tempo ed uno spazio su cui sostare dentro di noi, come quello ricercato e sperimentato con Gesù. Egli stesso, il figlio di Dio, sperimentò l’incontro solitario o nello specifico un rapporto sincero e fiducioso con il Padre. Gesù prima di noi ci insegna a pregare e a riporre ogni paura nell’ascolto vivo e paterno di Dio.

Scritto da Maria Grazia Labellarte | Categoria: Cultura  |  Pubblicato il 03/08/2024

Nel lontano 2009,   l' Avvenire a riguardo della Lingua Italiana Segni scriveva : " Le mani sono le loro parole e si rimane incantati nel vedere come, con i gesti, riescano a cantare  insieme alle altre voci del coro " .  E poi continuava " anche i non udenti sono parte della Chiesa, chiamati in modo attivo e con il proprio linguaggio ad essere annunciatori della Parola di Dio".

La Lingua dei Segni Italiana (LIS) è una lingua naturale, con una propria struttura grammaticale e lessicale, utilizzata dalla comunità sorda in Italia. Non è semplicemente un sistema di gesti ma un linguaggio vero e proprio, con una storia e un'evoluzione propria, un mondo proprio.

Si calcola che le origini della LIS si perdono nel tempo,  forse nata in modo indipendente da altre lingue dei segni, probabilmente durante il periodo medievale, quando le persone sorde erano spesso riunite in comunità specifiche, ma ciò rientra in ipotesi.  Si sa però  che l' uso di segni per la comunicazione tra persone sorde era già presente in epoca romana, come testimonia la presenza di immagini di segn isu monete e sculture.

Scritto da Myriam Maglienti | Categoria: Cultura  |  Pubblicato il 14/06/2024

“Rimanete saldi nella fede. E’ necessario passare attraverso molte tribolazioni per poter entrare nel regno di Dio” (Atti 14, 22)

Qualcuno prima di noi ha pensato quale sia la nostra via, la strada e i bivi esatti da percorrere durante ciò che vengono definiti “gli anni della nostra vita”.

Oltre ad avere nelle sue mani la nostra essenza, Dio ha anche un disegno ben preciso. Dio Padre crea e plasma, dona e toglie, guarisce ed è misericordioso. Lui e Lui soltanto può decidere quando finirà la nostra sfida.

Proprio così, Serena continuava a soffrire senza capirne davvero la motivazione.

I genitori confessano: « Ci sentivamo impotenti davanti ad eventi così grandi. Quella più grande era la prova della nostra bambina.»

I Chiarello sono sempre stati una famiglia vicino alla fede, seppur non pregavano molto e non praticavano come si potesse immaginare. Una di quelle sere però Accursio, il papà della piccola, decise di mettersi vicino a Serena e pregare con lei e per lei.

La reazione della bambina, a vedere ciò che il padre faceva, lo lasciò attonito. Accursio infatti  commosso ricorda le sue parole: «Papà, ti prego, non pregare per me. Prega per il mondo. C’è tanta gente che soffre: i malati, i peccatori, i poveri e i bisognosi!»

Editoriale

  • 2024-10-18 Preghiera, raccolta e Animazione missionaria
    Preghiera, raccolta e Animazione missionaria

     

    Il primo ottobre festa di Santa Teresa di Lisieux è anche l’inizio del mese missionario: Ottobre missionario, mese durante il quale, in modo particolare, vengono prese delle iniziative di preghiera, raccolte di fondi e tutto ciò che può servire alle missioni; in più, è il mese dedicato in modo speciale all’animazione missionaria che consiste nel sensibilizzare le comunità cristiane alla realtà della missione, soprattutto quella ad gentes.

    Santa Teresa, suora di clausura diventata patrona delle missioni nel 1927, vibrava dell’amore di Gesù Cristo e il suo più grande sogno era quello di diventare missionaria in tutte le realtà della Chiesa e in tutte le parti del mondo. Ascoltiamola:

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È morto Don Domenico Labellarte. Il suo racconto su Padre Pio

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