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Scritto da Miryam Maglienti | Categoria: Cultura |  Pubblicato il 22/08/2025

“Nel mondo avrete dolori; coraggio, però, io ho vinto il mondo” [Giovanni 16,33]

In occasione della festività terrena e celeste i Chiarello decisero di concederSi un regalo: tornare a Lourdes e rivivere spiritualmente uno dei momenti più importanti della loro vita.

Decisero di partire nel mese di giugno, seppur ricordo ai lettori che il compleanno della nostra piccola Serena si celebri ogni anno il 4 novembre. Anche questo distingue la vita consacrata dei Chiarello dal resto delle comuni famiglie.

Il 26 giugno 2024 Maria e Accursio approfittarono del viaggio organizzato dalla Padre Saverio Taffani per raggiungere la loro amata Lourdes. Dopo la perdita di Serena, gli unici viaggi dei Chiarello si racchiudevano in soste ricorrenti che, come meta ultima, avevano la Germania per raggiungere la primogenita Elisa che da anni ormai si era trasferita con il marito ed i figli. Questa volta il viaggio era completamente diverso, non solo per la località ma, soprattutto, per l’incontro che avrebbero fatto. 

Non si sbagliarono.

Un carissimo amico dei Chiarello, conosciuto l’anno prima del viaggio, qualche giorno prima di intraprendere il pellegrinaggio, sognò di Serena inondata di fiori. In quel sogno c’era anche il padre Accursio, vicino al lettino di Serena che era vuoto, mentre Lei saliva e scendeva…

 

Intrapresero quel pellegrinaggio come fosse il primo della loro vita. Seguirono il gruppo e sostarono nei luoghi simbolo della devozione Mariana. La sosta più ambita fu la grotta, dove la loro piccolina ricevette la tanto sperata Prima Comunione. La madre Maria racconta: ≪ Non puoi immaginare come ogni cosa mi ricordasse Serena, la sentivo presente in ogni mio passo. Ci fu un momento in cui mi trovai ad osservare un quadro della piccola Bernadette. Un quadro non comune che credo abbiano davvero solo nella casa natale. Non aveva solo la postura, a mezzo busto e semi piegata da un lato, a ricordarmi Serena, ma gli occhi. Quegli occhi mi ricordavano la mia bambina. In quel momento capii che lei era davvero con noi. Per istinto feci una foto e la misi vicino a quella di mia figlia. La somiglianza era impressionante.≫

Continuò papà Accursio a ribadire: ≪La cosa strana fu anche scoprire che lo stesso pensò il sacerdote Leonardo che era con noi, proveniente dalla Tanzania. Prima di noi e in nostra insaputa aveva fotografato la stessa immagine e, dopo aver visto l’immagine di mia figlia, ha riscontrato la stessa somiglianza.≫

 

In quei pochi giorni di vicinanza Mistica una ragazza conosciuta in viaggio rivelò ai Chiarello di aver sognato Serena, di intrattenersi spesso a parlare con lei e di vivere giornalmente della sua compagnia.

Parole quelle, che per i Chiarello non suonarono nuove, come ci ricorda la signora Nuccia Ciaccio:

≪Con Maria ci siamo conosciuti tanti anni fa, mentre visitavo la dimora terrena di mio figlio Angelo, dipartito a causa di un incidente stradale. Mi era venuta in sogno, ma solo in quel luogo scoprii che era lei. Mi ha fatto capire che tutti i ragazzi che lasciano questa terra prematuramente hanno qualcosa di speciale e sono chiamati da Dio per seminare nella nostra Terra l’Amore e a divulgare la gioia della Resurrezione. Questi giovani ci mandano tanti segnali della loro vitalità nell’altra dimensione … Con tanti genitori orfani di figli e in particolare con Maria e Accursio, io e mio marito, abbiamo stretto rapporti di sincera amicizia e ci siamo scambiati libri e foto dei nostri Amatissimi Figlioli. È così che Serena è diventata componente della mia famiglia e nipote di mia madre. Nella notte che gli venne in sogno si presentò come una magica visione, guidava un carretto pieno di fiori profumati e multicolori. La piccola, con un sorriso pieno di luce, le si presentò dicendo di essere Serena e che il suo compito era quello di distribuire fiori e grazie particolari a chi ne avesse bisogno. Insieme a Serena c’era anche mio figlio Accursio… 

Giorni successivi decidemmo di approfondire lo stato di salute di mia madre e, attraverso quelli, abbiamo scoperto che aveva una malattia tumorale con la quale ha convissuto per tanti anni con serenità e con la certezza che il Signore non abbandona mai i suoi figli ma li sostiene inviando i suoi Angeli custodi.≫

Quanta santità nel cuore di una madre e quanto insegnamento sono esse stesse in grado di trasmettere, come quelle che rivela Luisa Coppola nel recente 2023: ≪ Il primo incontro con Serena avvenne nel maggio del1993, all’ospedale Nigurda di Milano. Io ero ricoverata insieme a mio figlio Antonio per un’indagine su una malattia che non riuscivano a diagnosticare. Lì incontrai Maria e la piccola Serena. Antonio e Serena legarono subito come me, che diventai subito amica di Maria. Non ero tanto credente e praticante e, con la malattia di mio figlio, mi stavo allontanando sempre di più dalla chiesa. Allora la mia amica Maria mi parlò della malattia di Serena e mi meravigliò come la fede riusciva a darle così forza. Anzi, il mio dolore era nullo in confronto a ciò che stava vivendo questa famiglia. Maria mi invitò più volte alla recita del rosario in quelle notti e da lì iniziò un nuovo cammino. 

Una di quelle sere Serena espresse ai suoi cari il desiderio di andare da Padre Pio (ancora non riconosciuto Santo) ed io proposi di venire a dimorare nella mia umile casa, non troppo lontana da San Giovanni Rotondo. Fu lì che Serena incontrò e ricevette la benedizione di Fra Modestino. 

Vissi dei mesi di disperazione ma ormai Serena aveva compiuto la sua missione ed era riuscita ad infondere in me il desiderio di continuare a pregare. Dopo quei giorni di vicinanza ci separammo e continui ad avere informazioni sullo stato di salute della piccola solo telefonicamente, anche se Serena la sentivo sempre vicina soprattutto il 13 giugno, giorno dell’onomastico di mio figlio. Dopo quattro giorni, ricevetti la chiamata da parte di Maria che mi rivelò della sua salita al cielo. Fu un giorno molto triste per noi che mi portò a pregarla sempre più. Ricevetti in dono dai genitori di Serena una sua foto, con dietro una preghiera e fu quella che mi aiutò a chiedere e ottenere la guarigione di mio figlio Antonio. Si manifestò nuovamente anche in un altro momento delicato della nostra vita, quando arrivò da Sciacca un pacco con dentro il libro di Serena. Quel volto capace di placare anche gli animi e i cuori duri come il mio… Nel mese di giugno di quell’anno decidemmo con la famiglia di andare nella tomba di Serena e, con tale occasione, riabbracciare la sua meravigliosa famiglia. Tutto nasce da lei ed ora capisco il grande dono che ho avuto da Dio, Serene!≫

 

Non sarà dunque un caso che adesso Enza Maria, la ragazza conosciuta nel recente viaggio a Lourdes sia così vicina ai coniugi Chiarello e che abbia istaurato un rapporto surreale con la piccola Serena. Continua imperterrita a cercare Serena come sua compagnia di giochi e a gioire della sua compagnia. Chissà che Serena non abbia anche per lei dei progetti. 

 

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