Scritto da Gabriella Licata | Categoria: Cultura | Pubblicato il 22/09/2024
E' in natura che vi è la risposta a tutto.
C'è qualcosa di più della GUARIGIONE del CUORE. Il cuore dell'albero si regge attraverso le sue radici e se le sue radici sono ammalate, neanche il suo cuore reggerà.
La guarigione ha un senso profondo e altissimo, due parole discordanti che viaggiano nella stessa direzione. Come fanno a viaggiare nella stessa direzione se uno va in alto e l'altro punta in basso? Assolutamente possibile, partire dal basso per arrivare in alto, complesso, faticoso, delicato, ma possibile, perché nulla è impossibile a Dio Padre onnipotente; certo è che il contadino deve costantemente collaborare e relazionarsi con il suo CREATORE. Di generazione in generazione, di RADICE in radice, la sua MISERICORDIA si stende su quelli che lo temono, ovvero che lo AMANO. Se non si fa pace con le nostre radici non può esservi alcun incontro fra umano e divino, il bastone d'inciampo allo slancio verso il cielo. Il perdono è lo slancio indispensabile alla guarigione. Perdono verso sè stessi, perdono verso il prossimo. Noi abbiamo puntato esclusivamente e forse erroneamente sulla sola guarigione del cuore, ma le radici sono l'anima.
Prima le radici, conseguentemente anche il cuore ne trarrà BENEFICIO, ovvero “ BENE HO FATTO “, oserei anche dire “ BONU FICI “.
In ogni SENSO, in ogni TUTTO, sempre dentro e fuori, sempre carne e spirito, sempre cielo e terra.
Allora qual'è la vera conversione? Prima lo spirito, poi la carne, prima la MISERICORDIA, poi la legge. Ecco la perfetta fusione dei padri alla misericordia, Misericordia di Dio Padre, che è non soltanto ONNIPOTENZA, ma molto di più, ONNISCIENZA, l' ENERGIA SUPERIORE che trasforma tutte le cose.
Cristo Re era prima che fosse, il pensiero di Dio poi divenuto carne, poi di nuovo spirito.
Crea e Ricrea, in maniera ciclica crea vita, affinché l'uomo generi vita all'infinito.
Si cammina con i piedi, si pensa con la testa e si ama con il cuore, ma i piedi sono a contatto con la TERRA, sono loro che portano testa e cuore.
Sono le radici la ragione della nostra FELICITA' e della nostra infelicità, qualcosa che risale a prima della mia memoria, che riguarda soltanto me.
Lasciare tutto e tutti è essenzialmente questo, vuol dire abbandonarsi fiduciosamente, per RITROVARE e RITROVARSI gli uni gli altri, prima e dopo, ma se non c'è un prima non può certaMENTE esserci un dopo. Questa la VIA, la VERITA', la VITA.
Buona non è solamente la capacita' di ricordare, ma la memoria è
avere un buon cammino e ciò richiede piedi sani, radici guarite.
E' necessario riattivare i sensi, ASCOLTARE, OSSERVARE, TOCCARE,CURARE, affinché si possa cogliere l'attimo:” CARPE DIEM”.
“Perciò, chiunque ASCOLTA questa mia parola e la mette in pratica è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla ROCCIA.
Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché fondata sulla roccia.“ (MT 7,24/25).
Le sue radici erano guarite, erano salde in terra e puntavano SICURE verso il cielo, che porta LUCE ai suoi rami.
“L'albero della conoscenza del bene e del male “ (GN 2,17), evoca simbolicamente il limite invalicabile che l'uomo, in quanto creatura, deve liberamente riconoscere e con fiducia rispettare.
L'uomo dipende dal CREATORE, è sottomesso alle leggi della CREAZIONE e alle norme morali che regolano l'uso della LIBERTÀ.
Il libero arbitrio risiede entro questi confini, confini morali, che possono VARCARE l'infinito solo se accompagnati dalla mano di Dio, solo se ci SENTIAMO all'ombra delle sue ali, più che esserlo.
TUTTO risiede lì :” Quando tutto ebbe inizio , quando noi abbiamo avuto inizio”.
*Rielaborazione della vita …...rielaborare, ovvero SIGNIFICARE.
Grazie.