Don Domenico Labellarte nacque a Valenzano il 17 maggio del 1921. A nove anni già avvertì fortemente la chiamata al sacerdozio e alla vita missionaria. Nel 1936 entrò nel Seminario Arcivescovile di Bari; dal 1941 risiedette nell’Almo Collegio Capranica di Roma, frequentando gli studi presso l’Università Gregoriana. A causa della salute cagionevole il rettore del collegio gli consigliò di tornarsene a casa, manifestandogli le proprie perplessità sulla realizzazione della sua vocazione al sacerdozio, da lui tanto desiderata. Il 31 Gennaio 1943 lasciò quindi la capitale, carico di libri e di delusione.

 

Ciascun Religioso, in forza della sua partecipazione alla natura sacramentale della Chiesa e alla sua duplice vocazione: alla santità e all’apostolato, abbia un cuore universale e sollecito ad ogni necessità e procuri di essere, secondo il proprio ruolo, segno e strumento dell'intima unione con Dio e della salvezza del mondo (cfr. MuR, 4).

  Art. 87. - Gli "Apostoli di Gesù crocifisso con la professione dei consigli evangelici ricevuti nella Chiesa e dalla Chiesa, si legano al mistero e alla missione della Chiesa stessa: e, secondo la finalità e la spiritualità del proprio Istituto e nella misura delle proprie possibilità, sostengano tutte le iniziative e gli scopi che essa Chiesa si propone di raggiungere nei vari campi come in quello biblico, liturgico, dogmatico, pastorale, ecumenico, missionario e sociale (cfr. LG, 44bi PC, 2d).

  Art. 88. - La vita degli "Apostoli di Gesù Crocifisso" è totalmente posta al servizio di Dio (cfr. PC, Sa) e della Chiesa (cfr. LG, 44). Per questo essi devono sentire l'obbligo di lavorare con impegno e diligenza per l'edificazione del Corpo Mistico di Cristo (cfr. CD, 33a; MuR, l4b).

  Art. 89. - Gli Apostoli, convinti che la Chiesa particolare ,costituisce lo spazio storico nel quale la propria vocazione si esprime nella realtà ed effettua il suo apostolato, si tengano informati sullo stato attuale dell'azione pastorale e sul programma apostolico prestabilito nella diocesi, nella quale debbono prestare la loro Opera (cfr. MuR, 23 d; 4 7 )

  Art. 90. - I Religiosi preferiscano, pertanto, le attività parrocchiali; collaborino con i parroci nell'esercizio del ministero pastorale; siano pronti e fedeli nel rispondere alle richieste e ai desideri dei Vescovi, secondo l'indole dell'Istituto stesso (cfr. CD,35, la), affinchè l'azione apostolica sia condotta nella comunione (cfr. can. 675, § 3) e sia resa più efficace.

  Art. 91. - L'Apostolato specifico dell'Istituto consiste: nel portare la Parola di Dio ai gruppi, alle famiglie, alle singole persone e nelle Missioni al popolo;

nell'avvicinare con cuore disponibile tutti coloro che si trovano nella sofferenza fisica, morale e spirituale, per sollevarli ed elevare il loro dolore in preghiera a gloria di Dio ed a salvezza delle anime

Storia della fondazione della comunità Apostoli di Gesù Crocifisso nelle Filippine

Il Signore datore di ogni vocazione e missione, aveva fatto comprendere al nostro Fondatore, Don Domenico Labellarte, l’importanza di avviare una missione nel continente asiatico ed in particolare in Cina. Questa visione si sta realizzando pian piano, partendo dalle Filippine, una Nazione con una maggioranza cristiana, infatti più dell’ottantasei per cento sono cattolici. Abbiamo così la grande speranza che il sogno del nostro Fondatore si realizzi, cioè portare la missione fino alla Cina e all’India. Nel 1996, il Padre, dopo l’ordinazione di quattro sacerdoti aveva espresso l’intenzione di inviarne uno nelle isole Filippine per sostenere moralmente e spiritualmente la comunità delle “Apostole di Gesù Crocifisso” che già vi si era stabilita da due anni. Tre giorni dopo l’ordinazione, il Padre invitata il neo sacerdote Padre Andrea Maria Egbegolu nel suo ufficio, dove gli esprimeva il desiderio di affidargli questa nuova missione. Dopo un periodo di preparazione, la partenza fu fissata per il settembre del 1997. La difficoltà principale che egli trovò nel nuovo contesto fu la mancanza della comunità. Padre Andrea frequentava la scuola per imparare la lingua del posto e nel frattempo nutriva il grande desiderio di aprire una comunità maschile da affiancare quella femminile. Questo desiderio venne manifestato al Padre Fondatore nel settembre 98, il quale approvando la richiesta del sacerdote, lo invitò a chiedere il permesso al Vescovo di Davao. Così ai primi di ottobre, il nostro Padre Andrea parlò con il Vescovo che approvò l’avvio del ramo maschile e la possibilità di accogliere coloro che arrivavano alla comunità con il desiderio di farne parte. Grazie a Dio arrivarono le prime vocazioni ed iniziammo delle attività apostoliche, infatti i ragazzi furono inviati a fare apostolato in vari contesti: negli ospedali, nelle prigioni, creando centri di ascolto per la formazione biblica per adulti, giovani e bambini, a cui fu dato il nome “Angeli della Divina Misericordia”. Alcuni portarono la Parola di Dio in centri chiamati “Piccola comunità cristiana”, stabiliti in ogni quartiere, specialmente per quella gente che vive lontano dalla parrocchia e non può frequentarla, né andare alla Santa Messa, infatti, molte persone povere, non hanno i soldi per affrontare il viaggio. I vari membri della comunità svolgono tuttora l’apostolato in questi centri il sabato sera, mentre all’ospedale e nelle prigioni ci si reca normalmente la domenica ed il martedì. C’è inoltre un apostolato diretto alla famiglia che viene fatto molto spesso anche la domenica. Nel 1999 la comunità aveva comprato un terreno di tre ettari sul quale però non poté costruire fino al 2003; la terra, comunque fu coltivata e dava tanti frutti. Ottenuta l’autorizzazione, iniziammo la costruzione di una piccola casa comunitaria. Grazie all’aiuto dell’allora Superiore Generale e del suo Consiglio e ai contributi dei fratelli delle comunità italiane, la fraternità delle Filippine poté realizzare questo sogno. La costruzione venne terminata il 26 maggio del 2004, il giorno più bello e gioioso della vita di Don Andrea Maria nelle Filippine. Lui aveva sempre pregato e desiderato tanto che ci fosse una casa per la formazione religiosa. La comunità vi si trasferì il 30 Maggio dello stesso anno, ora ci sono circa dieci stanze nella casa ed i ragazzi possono alloggiare a due a due per stanza. C’è abbastanza spazio per meditare e contemplare la natura; è stato scavato anche un pozzo per l’acqua, consentendo così alla comunità un risparmio notevole. Nel 2004, dopo essersi trasferita nella nuova casa, la comunità si è lanciata in una campagna vocazionale e sono state accolte diverse vocazioni. Questo è stato un anno particolare di grazia perché abbiamo cominciato a sentire il calore della vera comunità religiosa. Nello stesso periodo, è iniziato il progetto di far adottare a distanza i bambini di famiglie povere in modo da sostenerli nelle loro necessità. Questo progetto si è realizzato pienamente nel 2005, grazie ai generosi benefattori italiani, in particolare del centro missionario di Valenzano. Durante il periodo di formazione, i ragazzi sono seguiti sia spiritualmente che umanamente cercando di renderli sempre più responsabili nei vari compiti al’interno della comunità. Fa parte della formazione anche il lavoro della terra, così la comunità potrà sfruttare il terreno acquistato e provvedere, in parte, ai propri bisogni. Dal 2 al 14 dicembre 2006 tre fratelli della comunità hanno svolto una campagna vocazionale nell’isola di Bohol dove fioriscono molte vocazioni. La missione è andata molto bene perché circa centosettanta persone hanno chiesto di entrare nella comunità, ma poiché non abbiamo tutto questo spazio si è deciso di accoglierne alcuni, scelti dopo un accurato discernimento. Noi preghiamo e speriamo che un giorno possiamo aprire una casa anche in quest’isola. In questi anni diversi ragazzi sono giunti alla professione dei voti, alcuni di questi sono in Italia per completare la loro formazione. Le Filippine sono una terra di grande speranza per l’Istituto degli Apostoli di Gesù Crocifisso. Si spera che fra non molti anni ci siano molti sacerdoti dell’Istituto filippini che possano aiutare a diffondere in carisma nei diversi paesi dell’Asia e dell’Africa. 

Dopo la partenza di p. Andrea dalle Filippine nel 2013 si sono avvicendati diversi sacerdoti a guida della comunità. Negli ultimi anni la comunità di Davao si sta impegnando anche nella creazione di una fattoria per cercare col tempo di acquisire una relativa autonomia economica rispetto alle comunità italiane. Si è intensificata inoltre l’attività di animazione vocazionale e la cura della formazione dei candidati alla vita consacrata. Anche se la pandemia ha causato un grande rallentamento all’attività vocazionale, recentemente sono entrati nella comunità, oltre che membri filippini, anche candidati dal Timor Est, Sri Lanka ed India.

Comunità nelle Filippine (Davao)

AJC Convent Purok 5, Brgy.

Ula, Tugbok Dist., Davao City

Superiore locale p. Lope Maria Polinar

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L'Istituto Religioso "Apostoli di Gesù Crocifisso" - Fondato da don Domenico Labellarte, nato a Valenzano (Bari) il 17 maggio 1921. A 9 anni avverte fortemente la chiamata al sacerdozio e alla vita missionaria.

“Continua quello che hai visto e imparato da me” - San Pio da Pietralcina

1) Nel contesto della spiritualità dell’ “Opera al servizio della Divina Misericordia” gli aderenti all’Istituto degli “Apostoli di Gesù Crocifisso”, sia i membri propriamente detti sia gli aggregati o associati, si propongono di amare la disponibilità anzitutto verso Dio, nell’ascolto interiore e nel confronto paziente e costante con la sua Parola e la sua Vita e nell’accettazione amorosa della sua volontà; in secondo luogo verso i Superiori, veri rappresentanti del Signore su questa terra, e verso il prossimo, specialmente quello bisognoso e sofferente.

Essere Apostolo di Gesù Crocifisso ed avere per modello della propria vita un frate stigmatizzato come Padre Pio, non può non suscitare diversi interrogativi se guardiamo la realtà del mondo che ci circonda.

Editoriale

È morto Don Domenico Labellarte. Il suo racconto su Padre Pio

VOCATION. God calls in silence

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